“Il Barbiere di Siviglia” nel parco dell’Abbazia di Pomposa è un’evento unico nel suo genere; una tra le opere più eseguite al mondo resa ancor più prestigiosa dalla magica cornice storica in cui viene rappresentata
Abbazia di Pomposa
Appare improvvisa al visitatore con il suo svettante campanile nella verde pianura e dischiude inaspettati tesori di arte e di storia.
L’origine dell’Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l’Insula Pomposia, un’isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare. Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell’abate San Guido.
Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d’Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note. Chi ama l’arte antica non deve perdere l’occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo.
Dal 21 luglio è visitabile normalmente la Chiesa e sono visibili, con affaccio sulla soglia, la Sala del Refettorio e quella del Capitolo
Norme per l’accesso all’Abbazia
INDIRIZZO: Via Pomposa Centro, 12 – Pomposa – Codigoro
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